Al bravo Cesare,*Con Echi d'onde lontane*un accoglimento tra il vento tra le mani ,pronto a lasciare la scogliera attratto dall'aitante mare.
Il viaggio, rappresenta sempre qualcosa di nuovo,di cambiamento..di rotta!...anche se risuonano echi d'onde lontane.
Un abbraccio sincero da Dory
La lirica è molto bella, caro Cesare. Profonda... come il mare.
La solitudine porta ad avvicinarsi agli elementi naturali da quali poter attingere, inconsapevolmente, quella forza e quella "energeia" che ci consente di vivere.
Bella la chiusa con un ricordo vago di un amore lontano... alla Tenco.
Un abbraccio
Er
Grazie caro Lamberto. E' la natura che canta per noi che cerchiamo di trasformare in versi.
Un ciao e un abbraccio
Cesare
Quanto mi fa picere il tuo commento caro Ernesto! Hai anche capito molto bene la chiusa che racchiude un ricordo doloroso, ma non ne avevo dubbi.
Un ciao e un abbraccio
Cesare