PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 29/05/2005
Veleno ambrato tra le mani,
fuoco dirompente nelle budella,
nebbia di scadente tabacco
mi scava di continuo i polmoni,
in un tanfo di sudore e di sesso
scopro i vicoli del vizio,
dell’andirivieni dei clienti.
Ho il desiderio di fuggire,
di mandare a fare in culo
quel mondo di merda.
Ma non posso andarmene,
devo vincere la repulsione,
la notte sta per finire e…
non voglio negarle un sorriso,
una carezza che le porti calore,
lasciandola sola e prigioniera
di quell’amore spregevole
dove solo il sudore sa brillare.
Lei cerca in me uno spazio,
che non abbia lo sporco odore
di banconote maledette,
ma di respirare un cielo
steso sopra un mare pulito.

Saby 1980
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Cesare non ti riconosco più..quasi brutale la tue poesia...anche se il tema quasi lo richiede..brrrrrrrrrr

Cià cià _le parolacce nooooooooooo-
Lunetta

il 30/05/2005 alle 18:05

Vedi Lunetta, tu sai che non sono il tipo delle parolacce,ma nel contesto della cruda poesia penso che crudo dev'essere il linguaggio per assaporarne la dolcezza finale.
Mi spiace,ma altre così, di tanti anni fa, farò a meno di postarle ok?
Un beso
Cesare

il 30/05/2005 alle 19:10