Incapace di capire l'asse maestrale
Di questo orizzonte trasversale
Vago per un mondo
Che non mi appartiene
Caduto da chissà quale
Artificio Disperazione Sentimento da nulla
E precipitando dentro
Il non voler ascoltare più nulla
Mi accorgo che tutto quello
Che gira attorno non sono altro
Che bolle di sapone
Traslucide riflettenti una realtà
Ovattata e deformante e
Scoppiando liberano
Il nulla che vi contiene
E continuo a vomitare le parole
Perché solo liberando
Quello stretto pertugio
Che mi porta alla ragione
Posso sperare di poter respirare
Ancora, domani.