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Pubblicata il 25/05/2005
ho fronte segnata
da pensieri ed inchiostro
occhi che attraversano l'anima
e cercano dio
anche in terra di lavoro
la mia bocca talvolta rigurgita
di nuove emozioni sconnesse
perdo ai dadi
ma gioco su tavoli di strada
tasche vuote e
il cuore cucito
sono un uomo
di fragile mosaico
puzzle incompiuto
di artisti ubbriachi
ma rido di albe e tramonti
tremo d'amore
e m'incazzo se uccidono
rondini e feti
m'arrampico sulla breve speranza
attonito resto
davanti alla donna
mistero ed incenso

mi gioca da sempre
la vulnerabile
inutile certezza del tutto

soltanto nel dubbio
ho costruito
il mio alveare
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scusa che significa"sei vero"? C'erano dubbi, allora...abbi dubbi...

il 25/05/2005 alle 12:13

sei cara

il 25/05/2005 alle 12:14

Un complesso e vivido autoritratto, molto ben dipinto liricamente, di forte presa l'incipit e la chiusa!
Ciao
Axel

il 25/05/2005 alle 12:54

Axel il Grande, detto da te equivale ad uno stracomplimento, sono un tuo lettore e mi è piaciuta molto la composizione sulle lanterne, magica ed allusiva, misteriosa come il fluire dall'alba dei tempi

il 25/05/2005 alle 13:08

questa è quella che più mi piace fra quelle che hai scritto..
e non ho dubbi a dirti BRAVO!
roberto

il 25/05/2005 alle 13:26

grazie Roberto, mi sono conquistato un amico e ti sei guadagnato un amico di penna: à la vie !

il 25/05/2005 alle 13:34

per me ci vuol poco ad esserti amico...
rispetto e fiducia..
ciao..

il 25/05/2005 alle 14:50