PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 19/05/2005
dal grigio straccio delle nuvole
fulminando turbine e luce
improvvisa cadde
la pioggia

lavava i sassi e rotolava giù
per le vene dei monti
di lontano
un gran furore di cupo desiderio notturno
nei lampi ciechi e urla
e fremiti e accenti di paura

vomitò
sulla terra e scosse da profonde radici
le querce torsero i rami
al cielo implorando silenzio

ma il padre dall'alto
non si preoccupò dell'uomo
era intento
a giocare la schedina
  • Attualmente 0/5 meriti.
0,0/5 meriti (0 voti)

Mi fai morire!!!! :-) ihihih
***** stelline tutte per te!!! (mi sento come "Adriana" della Tim, che pagherebbe chissà quanto per avere "4 neuroniiiiiii")

A parte questo, i tuoi versi sono davvero belli...e ogni volta che ti leggo, so che non c'è pericolo di rimaner delusa!
Ciau!

il 19/05/2005 alle 17:42

sono arrossito ed il computer(pensa!) mi asciugava le lacrime: Cos'e pazze...

il 19/05/2005 alle 18:56

Un incedere roboante e potente, sino alla dissacrante notazione conclusiva che sa piacevolmente spiazzare il lettore in bella ironia. Una tra le "missioni" della poesia che mi piace assai e che sai ben cogliere, Cosimo!
Salutoni cari.
Max :-)

il 20/05/2005 alle 11:23

Bene, molto bene cosma, poesia... dissacrante ma ben articolata in immagini d'effetto. Complimenti. Ora so cos'è la poesia! A presto rileggerci

Donatella

il 20/05/2005 alle 13:29