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Pubblicata il 17/05/2005
Il sole
straluna dalle stelle
dimensioni unite
nell'albero cavo,
un'alba desertica
di aromi impressi
muove.

A Oriente
cumuli d'antimonio
gravitano pesanti
sui cittadini, l'ore
riscaldano, tenaci,
ai petali, alle foglie
l'umore si fa profumo.

Di qua, un vagabondare
di sogni ciechi.

Stampi verdi
sfogliano ondulate
rimosse onde
anse del mio cuore.
Parlo loro di lacrime
infantili e questi
ammanchi di cassa:
vuoto della vita, la nostra,
intesa, consigliata,
studiata stupidamente
quando è semplice
camminare d'ossa
intorno ad una cornice.

I rospi, qui, fanno i fossi
di serpi e pantegane
è la città.
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ho sbagliato, ho letto prima l'altra..ma ora l'ho letta dopo questa..e l'emozione è stata ancora più grande..
grazie amico mio!
:-) @ >---->>

il 17/05/2005 alle 17:40

davvero? Ti hanno colpito? Ho semplicemente descritto quello che vedo attraverso le mie sensazioni.........comunque sono contento per te

sempre baci

:-))

il 18/05/2005 alle 08:30