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Pubblicata il 09/05/2005
Voci di Muezzin
dai minareti si espandono
vibrano il silenzio
ad invogliare il ristoro
dell'anima indurita
vagabonda nei miraggi

All'ombra di spade
che infilzano mezze lune
e puntano l'infinito
i cammelli aspettano
il quotidiano rinsavirsi
di uomini erranti in pensieri
tra il muro dell'umano
che nel dubbio argina le colpe
e l'etereo che si avvolge
in tremule nebbie di calure
ipnosi agli occhi
che lenti volgono asciutti
al ritrovato cielo
oscurato dal richiamo
di terrene ombre
sudice d'alibi di fatiche

Inchini e gesti che chiedono
perdono trovano il consenso
nel silenzio assoluto
di Dio per il proseguo
dell'impervio cammino
sulla macina di duri cuori
del passato,resa sabbia ai piedi
per testimoniare il sacrificio
d'uguaglianza
nel ricordo indispensabile
di umiltà
pronte col vento a svanire
e dissolversi nel nulla
.......eterno.................
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Da:Soste precarie
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Mikael....dirti bravo è banale ...il tuo canto sà di antico di un sapore di sacro , di gentil maniera.
Uno stile indistinguibile unico , pieno di immagini
di grande spessore culturale, ma innanzi tutto di un profondo contenuto umanistico, che dire altro:
complimenti poeta della vita , sei un grande.
Un abbraccio freccia.

il 09/05/2005 alle 21:09

grazie freccia

il 10/05/2005 alle 00:05