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Pubblicata il 08/05/2005
Ho clonato
le mie solitudini
per dare più voce
al vuoto cammino
e lasciato vivesse
la rabbia
per mai cedere
all'avverso destino

le ho riunite
su un tavolo tondo
per ognuno
il confronto da fare
Al nemico
nessuna speranza
e mai gola
indifesa
da offrire

Tante parti
di me
ne ho diviso
come foglie cadute
da sopra quel ramo
Ad ognuno
un sussurro
per contare nel buio
e violare mistero
Poi il giorno
quell'ombra
alla notte fuggita
senza fare rumore

s'allunga...
e timore non ha
quando appare
un raggio di sole

Ho cacciato là fuori
tutto il mondo
che non so più capire

su pareti di specchi
traverso il mio tempo
e il nemico
non so più trovare

sempre in cerca
cammino il presente
fuggendo parole

e un poco
alla volta
guardando
i me stesso

mi
comincio
ad odiare.
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non azzardarti, sai?
:-))
Pdv

il 09/05/2005 alle 11:49

A volte "odiare" un poco se stessi puo' essere uno stimolo a cambiare, a crescere in meglio...guardarsi con disincanto verso i propri limiti e capire pero' anche le energie positive che abbiamo dentro. Il percorso e' la vera meta.

un caro saluto,

S.

il 09/05/2005 alle 13:17

è dalle crisi che comincia la crescita..diceva una mia insegnante..anch'io me lo sono ripetuto tante volte..ciao

il 09/05/2005 alle 13:33

molto bella e molto intensa, odiarsi perchè....
in fondo in fondo che ci piaccia o nò siamo tutti umani,
kis, luna

il 09/05/2005 alle 18:28