Quest'io bell'e morto si perde
dentro scontri di coltri di gente
sotto gl'occhi l'inceppar del passo
tacchi staccati e mosse d'un pazzo.
Pell'onde d'un manto d'amianto
scrocchi d'insetti e sterchi d'uccelli
sdrucciolar coll'aria fitta da pianto
per gronde a singhiozzo e ruscelli.
La sigaretta s'ammolla sulla bocca
m'immola quest'essere alla fossa
tra l'appisolarsi e l'inetto isolarsi
ad una cravatta sfatta dalla norma.
Tu mi lodi, anima ch'ansima sbocchi
ch'io col corpo più non scorgo Dio.