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Pubblicata il 04/05/2005
labbra socchiuse
nel tentativo di gridare una scusa

poi un sorriso
sforzato ma vero
che ti riporta al presente

tu
viva nonostante te stessa

tu

puzzavi di gin e di dispiacere
eppure bellissima
con la fede come ultima risorsa
sia per tener su il morale
che il seno

solitaria, non sola
vicina con le mani
ma non con il cuore,
pero' a me bastava

dovevo farmelo bastare

cosi ho taciuto
per mesi
(anni?)

lentamente ti ho dipinta
coi colori che non volevi mostrare
ma che i miei occhi
avevano bisogno di desiderare

affascinato dai tuoi capelli
e dalla tua tristezza,
entravo ed uscivo dalla tua casa
e dai tuoi vestiti
come fosse normale
amare ogni volta la donna sbagliata

tu
sempre la stessa
anche nei miei giorni migliori

tu
con quegl'occhi
che riescono a farmi sentire la pioggia
attraverso la loro sete
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