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Utente eliminato
Pubblicata il 04/05/2005
L'iride assopita, si spalanca
per far posto alla tua immagine
suadente che si avvicina stanca
per il troppo vagare tra 'l turbine
di una folla in cui sei straniera,
ma scende già la sera e vieni
al tuo passato,(sei mia prigioniera?)
voluttuosi si avvicinano i seni
per riallacciare i lacci che legano
il mio cuore al tuo. Perché tremi
al pensiero di restare a mirare
noi due nel limbo? Forse temi
di Amore eternamente nominare
il nome? Le mie labbra
non osano proferir fiato
e così tu scompari ebbra,
e rimango a te legato.

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