Il labirinto notturno è
Territorio di pallidi concepimenti…
E io nell’incredulità davo sfogo
Alle mie ossessioni.
Mi concedo abitata da
Perverse voglie al travolgere
Dell’amore…
Concedo al buio della notte
Di aprirmi le labbra e concedersi il
Riposo succulento…
Leggeri e interminabili ticchettii
Bussano ai miei portoni…
Lascio gli sguardi alla loro
Infernale visione…
Angelo e Demone si uniscono,
padroni di una notte infuocata e
piena di desideri…
E’ donna, la selvaggia Vergine
Indemoniata, che lascia il suo
Sguardo libero di frugare nelle
Anime delle povere innamorate vittime.
Fuoco e fiamme avvolgono
I soffitti della passione…
Denudata da ogni veste,
da ogni carne,
appoggio il mio capo sulla
sorgente che tutto nutre col
caldo sapore dell’umore
prendendo possesso della selvaggia anima…
voglio cavalcare l’angelo rosso,
tenendomi stretta alle alate ali,
ondeggiando sul corpo che
si concede alla disperata follia…
Succhia il mio sangue,
penetra i miei maledetti labirinti.
E poi…
Spegnimi con la fatale goduria,
e io ….
Sarò Regina dell’inferno…
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