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Utente eliminato
Pubblicata il 29/04/2005
Mi incanto
davanti a un oceano di parole
che ribolle merletti di spume,
trine finissime che appaiono
e scompaiono in lampi di luce
veloci guizzano e si perdono
come pioggia di meteore d’agosto.

Mai potrò catturare
i sogni d’argento che balenano
si rivelano e fuggono
ma rischiarano d’infinito incanto
il mio più profondo sentire,
mai saprò tessere visionaria tela
coi fili di luce che mi sfiora e svanisce.

Si rivela ai miei occhi e svapora,
la perfezione, in lampi inafferrabili
di metafore e allegorie sublimi
che mi lambiscono e si inabissano
nell’assoluto buio
oltre i confini del consolante conscio,
là dove le parole si perdono.

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ho visto che ti serve leggere le poesie degli altri...

il 29/04/2005 alle 11:07

In quell'oceano anche le tue parole diventano splendidi riccioli di onde che accarezzano la spiaggia della poesia.
Un abbraccio
Cesare

il 29/04/2005 alle 14:56

non sapendo scrivere
certe poesie
leggo le tue...
e sto bene...
ti saluto tanto

nino

il 29/04/2005 alle 20:15