Mi faccio della mano letto alla guancia,
ascolto:
secoli mi cavalcano le vene
quando m'inoltro tra i meli
dove parole e lucciole
stillano filamenti di miele e rantoli
di pene meticcie ai misteri.
Guglie trafiggono il costato del cielo,
apostoli imprimono orme
come rosario spezzato
al mulino d'avorio che macina grumi.