Deh, come eludere quelle dolcezze
sinistre in occhi velenosi
profonde di un’estate perduta
in drammi silenziosi
che sospiravano alle nivee Lune,
quelle sue guance calde e brune
baciate dai vapori
notturni sulle sue care sponde…
Acque soavi alle sue membra
obliate di lei i riflessi splendori.