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Pubblicata il 28/04/2005

stanotte ho sentito urlare
e sono uscito di casa
ho visto che piovevano
dal cielo i sogni miei

per strada c’era un bambino
che giocava e vicino a lui
un mago indaffarato
accendeva le candele blu

mi ha dato una candela
e mi ha detto “soffia forte”
vedrai che questa notte
non finirà mai più

ho attraversato il muro
che divide la realtà
ci ho lasciato un sassolino
per ricordarmi che senso ha

ma un colpo di cannone
ha distrutto la città
le case i muri e i sogni
sono crollati giù

anche il mio sassolino
è finito dentro al fiume
lo cerco di continuo
ma non lo ritrovo più
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Bella, mi piace. Simbiosi di allegorie e aforismi per nulla scontati. Sogni e realta`; filo sottile che delimita, ma non separa, l'io che siamo nella vita reale e quello che sognamo o immaginiamo d'essere in un'altra vita che vorremmo davvero e realmente nostra.
Ti auguro di trovare quel "sassolino"; avra` il potere di portarti dove piu` appartieni...

il 28/04/2005 alle 21:29

bravo bravo veramente bravo

il 28/04/2005 alle 21:32

molto bella...

il 28/04/2005 alle 22:57

una poesia allegorica dove si fondano insieme sogno e realtà...Bravo a Guignol.
Cordialità da Dory

il 23/05/2005 alle 09:08

grazie per il commento, questa è una canzone, per scriverla mi sono ispirato un po' alle prime di De Gregori tipo "Cercando un altro Egitto".
Grazie di nuovo e saluti

il 27/06/2005 alle 09:31