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Utente eliminato
Pubblicata il 28/04/2005
Aspetto di appendere
i miei miseri panni
sulla corda tesa del funambolo
dopo che avrà fatto
la sua inutile corsa
appeso nel vuoto
a mostrare il suo estro divino
mentre attraversa l’aria
tra un palazzo e l’altro
al centesimo piano

bocche aperte

occhi guardano

un brivido diffuso
paura della morte
un urlo
accompagna il suo
passo esitante

mentre osserva
mille occhi all’insù
a cercare lui
piccolo punto distante

la morte annoiata
sorseggia un caffè
sicura che
nemmeno oggi è giornata

il sole sta calando
dietro le montagne

un leggero soffio di vento

aspetto di appendere
i miei miseri panni
sulla corda tesa del funambolo
tra un palazzo e l’altro
al centesimo piano

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Del sonnambulo: il piu' irrazionale dei comportamenti...
Il tuo: un gesto di quotidianita'...
E' un contrasto molto forte e piuttosto curioso!
Un salutone!

il 28/04/2005 alle 09:48

Dipende... spesso avverto che in certe situazioni la cosa si inverte!

il 28/04/2005 alle 10:59

proviamo a gettarci!
chissà chi arriva prima dei due...
magari tu ti salvi sopra i panni distesi..
io perchè riesco a volare!
ciao nata per scrivere..
un baciottolo robbcoop

il 28/04/2005 alle 16:27

non soffro di vertigini..ma tu me hai fatte provare..inquietante sensazione di assoluto rischio nel quotidiano...paura di vivere, Nat?..spero solo un momento di vertigine anche per te..
bacio, cara..
Luna

il 28/04/2005 alle 17:22

Bellissimo contrasto tra il quotidiano e lo straordinario. Potrebbero congiungersi con il
fatto che chi opera nel quotidiano ha pure lui
il suo coraggio e il suo compito da svolgere.
E mio parere, che serve alla società di più chi stende i panni che chi cammina sul filo.
Ciao, Antonio

il 28/04/2005 alle 22:02