Ho lasciato l’oriente alle spalle
diretta alla meta forzata,
l’occidente mi attende da sempre
insidioso di fiammanti tramonti
Se appena lo sguardo rilasso
mi catturano forme ammalianti
create in un battibaleno
da strie incandescenti di luce
da veli e da trine d’incanto
Vanamente ho tentato alle volte
di oppormi al percorso obbligato,
non resisto, l’occidente mi chiama
con voci di luce frammiste
a colori e profumi di sogno
che docile accolgo ed abbraccio
e celo agli sguardi dubbiosi.
Il sogno mi abbraccia, mi culla
sul filo
di quell’orizzonte incendiato
mi scioglierò dolcemente
in sospirato naufragio