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Pubblicata il 21/04/2005


Irrequieto, fremente
a volte imprudente
furente a quel mondo
che fa siesta perenne
sdraiato al divano
davanti alla Tele

così sono nato
distinto ribelle
se cupo il mio cielo
lo dipingo di stelle
il vento l'inseguo
fino ad ogni tramonto
per coglier la luce
che avvolga il mio tempo

Non è questa la strada
ripeti ogni giorno
per l'uomo il progresso
non passa a te intorno
Per un mondo migliore
ed al domani guardare
osserva il mio vivere
che si sa accontentare

No, dico io, non lo credo
non voglio legarmi al passato
Per uscire da quella caverna
non devo bruciare il mio prato

laggiù all'orizzonte
è fatica e dolore

ma tu
che progresso vorresti
seduto a guardar
il tramonto del sole ?



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