Cara Daniela,
l'interpretazione di questa poesia non e' facile,in quanto scritta in un momento di rabbia,quando l'intelletto sciopera dalla ratio,e ci si abbandona solamente chiudendo gli occhi,pensando,riaprendoli e scrivendo.
Vuole essere comunque una epitome veloce di quanto sino ad oggi ho cavalcato e se oggi velocizzo il tempo, e' perche' lui mi sta riducendo gli orizzonti, e quindi, se ancora voglio fare qualcosa per qualcuno,devo correre,in quanto...............
Ho poche briciole di tempo
da spendere ancora
e pochi attimi di vita
malata di solitudine.
Potesse un caldo abbraccio
calmarmi il cuore,
potessero le parole
medicarmi l’anima.
Invece, mentre la memoria
vigila il passato,
il tempo scorre avanti
e mi ruba gli ultimi spiccioli.
E cosi'ho intascato tutti i ricordi da buttare giu’,
come se fossero soldi persisi
in tasche troppo grandi
per tenerne il conto.
E cosi', tutto si spegne
come la fiamma argentea di una candela,
troppo stanca per resistere al vento gelido
del silenzio………..
Grazie per avere avuto la solita pazienza ed educazione.
Un bacio,
federico
Versi intesi,
mi sembra di averla gia letta,
un saluto, :-))))
Valn.
Cara Valn,
io quando scrivo"copio" solo dalla mia mente e probabilmente quando ho scritto "pensiero apodittico".......dovevamo essere in perfetta sintonia telepatica!
Ciao e grazie,
federi'