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Pubblicata il 20/04/2005
Un' onda nera, su di un mare calmo
scivola per uno smorire lento :

arrendersi, oppure estremo resistere.

Ma conosco la sorgente
inabissata del mio corpo deserto,
da te indovinata al mio primo incontro.

Una siepe d'aria a separarmi dal mondo
a tenermi solo e distante
come se qualcosa avessi intravisto
un bagaliore di grazia, subito svanita.

Non per altro simigliante potevo
lasciare il luogo circoscritto,
ma conoscevo la strada per entrarvi,
solo se un richiamo forte fosse arrivato..........

Ho atteso invano.

Firenze 17/04/2005

federi'


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una giusta riflessione...quella che traspare dalla tua poesia..."non per altro simigliate potevo lasciare il luogo circospetto....ma non hai sentito il suo
forte richiamo..."Ho atteso invano".
Anch'io faccio una giusta riflessione,< magari non hai sentito il suo richiamo dovuto all'inquinamento acustico...io, molto più intraprendente,avrei percorso quella strada per raggiungerla....Ma questa è un'altra storia. Pardon!...Federico
Con grande simpatia,ti saluto caramente, Dory

il 24/04/2005 alle 16:46