PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 18/04/2005
Le ore del buio
non parlano mai
mentre teso è lo sguardo
su un muro dipinto
da ombre irrequiete

l'attesa alla gola
già stringe
e lame affilate
son le ore che conti
mentre un dito tortura
un lenzuolo piegato
che non ha
mai premura

Non è così tardi
per chi ama ballare
ed alla musica affida
quei sogni
in cerca d'autore

Lontani quei tempi
di treccine arruffate
di corse nei prati
di ore alla Tele
coi cartoni animati
Ora danza la vita
che io so
sol camminare
mentre il peso del tempo
fa le gioie svanire.

Nel vuoto s'è perso
lo sguardo nel buio
di questa mia stanza
Beffarde le ore
mi guardano lucide
con tanta pazienza

Tra poco, si
dovrebbe arrivare
da quella strada
che incrocia il viale
e il pensiero raccoglie
il saluto
di stelle lontane

compagne silenti
d'attese infinite
quando il sonno
non giunge

a placare
quel tempo di vuoto
nel duro mestiere
del genitore.
  • Attualmente 5/5 meriti.
5,0/5 meriti (1 voti)

decisamente bella

il 18/04/2005 alle 11:10

...ascoltando le mille voci della notte
quando le ore non passano mai

Grazie
L.

il 18/04/2005 alle 13:59

Grazie Floppo

un abbraccio
L.

il 18/04/2005 alle 14:00

Normale Pippi, ed io non mi sono mai sognato di dire una sola volta " non andare "
Ma essendo l'unico genitore ho solo d'attendere il sempre lontano rientro

ti bacio
L.

il 18/04/2005 alle 14:02

Certo, per un genitore i figli son sempre "bambini indifesi"....e si preoccupano in continuazione, si fanno domande, si tormentano.....Ma ricordate che i vostri insegnamenti sono nel cuore e ci fanno camminare.

Bellissima poesia, un abbraccio forte. Angela

il 18/04/2005 alle 19:08

...si, certo, ma...
noi genitori siamo indifesi poi
forse sono i figli che ci dovrebbero insegnar ad essere forti.

un bacio
L.

il 18/04/2005 alle 22:38

Giusta suspence per affondare un colpo tremendo...
soprattutto a me che ho quattro figli, due in età
di libera uscita il sabato sera...notti insonni,
qualche scapaccione ogni tanto ancora ce vò.
Ciao, Antonio

il 18/04/2005 alle 23:49

Non so come spiegarti.
Leggendo la tua poesia ebtro nella tua attesa.
Riesci a far condividere le tue emozioni.
Ben fatto!
Eloisa

il 19/04/2005 alle 11:04

...mia figlia è da tanto nella maggiore età, e non mi da assolutamente problemi, ma l'apprensione è figlia dell'incertezza, ed essendo l'unico genitore rimastole, ne sento il peso in modo esagerato.
Non le ho mai detto non uscire, perchè non dormirei, ma conto le ore fino al rientro.
Grazie
L.

il 19/04/2005 alle 21:45

Quando le si vivono le emozioni, Eloisa
basta descriverle e le senti rivivere ogni attimo.

Grazie
L.

il 19/04/2005 alle 21:47

SEI PATERNO E NOSTALGICO. SERAFICO

il 19/04/2005 alle 23:06