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Pubblicata il 17/04/2005
PRELUDIO

M'avviai incerto e tremante
dall'esilio dell'anima
vagabondo nella folla indifferente:

e quanta lontananza in quel fragile passo.

Timido inciampai in Te
e il tuo sorriso
scivolando come l'onda,
s'aprì sul golfo dei sogni.

Non sapendo dar voce ai pensieri,
quasi fosse una colpa averne,
per paura di smarrirmi
spiai le tue parole ad occhi bassi

Rovesciando il vuoto della notte
inchinai l'anima al tuo cuore
e bevendo luce di stelle
alzai lo sguardo ai tuoi occhi.

Ho versato l'anima barcollante
popolata d'ombre
sulla tua femminilità
sgusciata dal nulla,proprio come la luna.

Piegando ogni senso
cautamente m'insinuai
nel tuo respiro
sino al primo dei miei giorni.

Quando la fiamma degli occhi
brucierà rocce sterili
lascierò che la moneta dell'amore
mostri le sue due facce:

Gioa e Tormento.


Firenze 16/04/2005

federi'
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Se dovessi ancora andare a scavare nella scatola segreta degli aggettivi, per trovarne ancora uno che si addica alla tua meravigliosa figura di donna,
attenta a cio' che io ed altri scriviamo,per immediatamente offrire il Suo contributo con cio' che Le detta il cuore,forse questo aggettivo andrebbe trovato in quelli di serie A, quindi un superlativo:
STUPENDISSIMISSIMA!!!!!!!!!!
Lo so che non esiste, ma volevo enfatizzare al massimo il rispettoso pensiero che di te mi sono fatto.
Ti voglio bene e grazie ancora
Federico

il 19/04/2005 alle 11:48