PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Utente eliminato
Pubblicata il 17/04/2005
Seduto sulla panchina
nel parco svuotato

è l’ora di pranzo

il volto segnato
da lacrime dense

dolore
solitudine

tracce profonde
han scavato
sino all’anima

le mani nodose
allacciate
in inutile preghiera
un fazzoletto
stringono

un breve sospiro
ti alzi piano

gli anni sono tanti

la tua gioventù
prigioniera
di quel povero corpo

ti guardo vecchio

vorrei stringerti
a me

vorrei
solo per un attimo

tu fossi lui

per recuperare
un istante d’amore
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e brave, cheste nestre buine frute: propri une biele poesiute!
Scusami il mio Friulano scassato, ma son 23 anni che ci manco e mi piace tanto l'occasione per ...rinverdire.
Bella poesia, Nat! E bello, anche, leggerla la mattina della domenica.
Un caro saluto ed un bel voto!

il 17/04/2005 alle 09:18

una poesia molto tenera,commovente...dai non temere.. vai verso di lui e abbraccialo!...vedrai sarà felice!.
Una serena domenica (anche se piove!)
Dory

il 17/04/2005 alle 09:33

A lui basta veramente poco, un sorriso sincero gli riempie il cuore.
Bellissima poesia.

il 17/04/2005 alle 11:00

E' una poesia piena d'amore. E' bellissima e mi fa percepire quanta sensibilità hai nell'animo.
Baci, tanti. Ed un 5 naturally!!
M.teresa

il 17/04/2005 alle 11:18

...il nostro" vecchio" che forse non abbiamo apprezzato in vita quanto ne sentiamo la mancanza in morte...e quel vecchio seduto fa tenerezza e compassione...ma la vita trascorsa non si può nè rimpiangere nè cambiare...oggi ci siamo noi..ad essere i "vecchi" nel futuro dei nostri figli... il rapporto con loro e diverso ma ...
ciao nata per scrivere..sempre brava!
sms...roberto

il 17/04/2005 alle 13:51

tu pensa che mia madre ... a 37 anni...
e mio papà..64..

il 17/04/2005 alle 14:19

ti giuro, non mi vergogno a dirlo, mi hai commosso...eh io sono molto emozionabile...bellissima poesia...sigh...

il 28/04/2005 alle 15:40