PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Utente eliminato
Pubblicata il 07/04/2005
Giorni in cui vomiterei
il dolore sui muri dell’indifferenza.
Spiegami
spiegami perché poi mi manchi
e perché
questo assurdo orgoglio
s’aggroviglia così bene
al cuore senza scampo.
Giorni in cui Deffe* è così bella
che ti s’incide sulla pelle:
eppure stona il suo profilo chiaro
contro il nero dell’ardesia
appiccicato a vicoli deserti.
Pezzi di vetro dentro agli occhi
stanchi di vedere
di sentire
di avere paura.
Giorni in cui distruggerei
tutti i miei “sempre” ed i
miei “mai” e getterei
la rabbia in un pozzo
marcio e nero
fondo
così fondo da non lasciare
scampo al puzzo della guerra.
Spiegami perché poi mi manchi
anche se mordi quando
non ce n’è bisogno
anche se ti pianto
un’unghia in faccia.
Eppure non ci riesco
non riesco a stendere i mei nervi…
E parlo
parlo
parlo
scrivo
violento ancora la verginità
dei fogli
sperando che dal sangue
rosso dello stupro
rinasca ancora
la luce azzurra della pace.



* Piazza De Ferrari a Genova, così affettuosamente chiamata dai suoi abitanti.
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Una poesia incazzata ma assolutamente splendida pippi, ci sono delle immagini ed una carica incantevoli... c'è tutta la tua capacità di trasmettere!
Un bacio a smussare
Ema

il 07/04/2005 alle 17:10

...dai, che fa bene incazzarsi.............
...qualche volta però :-)))

L.

il 07/04/2005 alle 22:19

Una chiusa di grande effetto e liricità.
Un baciotto
Er

il 08/04/2005 alle 06:50

figurati se volevo perdermi un'altra delle tue "incazzature" poetiche!
grande, come sempre
Baci alla fragola
:-)

il 09/04/2005 alle 10:28

graffiante....
ciao rossa.

K

il 23/04/2005 alle 10:46