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Pubblicata il 07/04/2005
Se devo essere sincero da giovane
non mi sono mai sentito normale
ero sempre fuori dai schemi,
sentivo che tutto ciò
che stava
dentro la testa
non funzionava mai,
eppure ho sempre vissuto
la vita con l’intensità
che è data
solo alle anime più sensitive.
Forse non vedo come tutti
ciò che appare,
non vedo il sole buono.
Ora chiudo gli occhi,
mi fa orrore il poter vedere.
Prendo la mia direzione naturale,
mi trasferisco nel mondo dei folli,
e tutti i miei conoscenti
devono sapere
che sono impazzito.
Solitario m’incammino
verso la terra dei matti,
i miei occhi di solito tristi
ora ridono come quelli di un bambino.
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Uno che ragiona come te non è mica matto,
fa le sue scelte. Scegliere la pazzia è un valore.
Ma poi, dov'è la normalità?
Ciao,Antonio

il 07/04/2005 alle 22:05

Esatto, come dice Antonio.
Qual'è il confine tra follia e normalità ? E poi chi lo dice che bisogna vivere da normali? E non è meglio abbandonarsi alla Follia?
Ogni tanto dovremmo tutti lasciarci andare ad un pò di follia. Per ridere come un bimbo, come dici tu.
Fa bene alla "mente" e all'animo.
Ciao.
M.Teresa

il 07/04/2005 alle 22:25

Trovo la tua poesia molto intensa...Neanche io mi sono mai sentita "normale". E secondo me un pizzico di follia è un bene, perchè permette di vedere il mondo come nessun'altro può. Ogni folle ha un mondo diverso, personale ed è questo che ci rende unici...A me l'anonimità dei "normali" fa un po' paura...
Bacio

il 14/03/2008 alle 15:30