PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 19/03/2002
Si sveglia all’ora dell’uva
Stropiccia un silenzio all’albero e fuma
Languisce alla guida di un carro
Che un giorno e la donna lo prenda per mano
Compagna alle corde venduta al giornale
Fra remo di vento e vantaggio di mare.

E’ rimasto a dimenticare
Fra lampade accese, un lampo di strada
Correvo fra scale in discesa, la stessa pretesa
Correvo fra scale in salita, medesima uscita
Tracce di pietra e ricordi di whisky
Aggiunti a quel tempo in cui si era arrivisti.

Scambia colore al selciato, estate di notti ubriaco
Amara professione di chi
Con una bionda appesa alle labbra
Sopravvive per dispetto e impara a dimenticare
…mentre il paesano sorridente
volge lo sguardo a oriente.

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Sono sorpreso dal primo commento "estraneo" ad un mio scritto. Non mi resta che ringraziare sorridendo.
...già, scompigliata e scapigliata.

Nicola

il 21/03/2002 alle 17:02

Perchè "estraneo"? Di quale setta sei? (scherzo).
Continua a scrivere. Ne vale la pena.
Ciao. Max.

il 22/03/2002 alle 14:14