sempre sopra le righe il tuo poetare sofferto, la condizione dell'anima che si ritrova, s'inebria e affonda di domande, qualche certezza e tanta, tanta solitaria inquietudine per quello che non gli sembra vero. E' così Marco, la vita ha risorse che non trovano mai spiegazioni concrete tali da render l'uomo in pace.
un abbraccio
Valter
Visione sofferta ma rappresentata con delicatezza...Bravissimo come sempre.
Baci
MR
non si arrende, anzi ci vive in complicità, mia cara amica...
E' il totale abbandon all'inerzia....o all'ozio!
Un buon sorriso a te Serafina!
;-)
M'
di certo è il continuo chiedersi di questa inerzia nata a volte da stati di ansia e malinconia nonché di solitudine...
Soffro molto il cambiamento delle stagioni e soprattutto il periodo che va dall'inverno alla primavera mi coglie sempre impreparato al volgere del cielo verso il sole che in molte occasioni trovo nemico!
Un caro saluto amico Valter...e grazie per i tuoi graditissimi complimenti!
M'
sofferto è il chiedersi il perchè senza trovare sospirate risposte.
Grazie Maria Rosa...un bacio a te!
M'
lasciandosi andare all'inerzia si entra in un mondo spento e malinconico in cui, però, a volte mi ci trovo bene...
Ti voglio bene Ale...e ti ringrazio per avermi ascoltato...
M'