Allungherò la mano al Cielo,
la mia cara e tremenda solitudine mi ha di nuovo rapito…
Con la sua mano calda ti trascina nel vago,
sfiorando immensi spazi e colli ignudi di natura.
De quei infiniti spazi,
io ricordavo soltanto il vuoto…
bensì ora tutto è meno velato e più concreto.
Trascinarmi ora m’è caro,
eremo per sentieri vasti
come unica compagna la vita…