Di certe vigilie ricordo
quando il viola aveva un senso
e sulle scarpe e sulla divisa
di piccola e media misura
pioveva
e si passava dalle maniche lunghe a quelle corte
e delle chiese cupe e dell’assenza della musica e
della gioia
di suor Celestina e delle nostre preghiere
della zuppa schifosa che mi sembrava buona
di mia sorella e della sua inappetenza
e delle cure ricostituenti a primavera
delle ombre sui muri di sera
e degli alberi di limoni nel giardino recintato dalle
suore
dei tanti “fioretti” da fare per la Settimana Santa
e di come poi Pasqua non ci sembra diversa
a parte l’arrivo delle rondini.
OLIMPIA