Vuoti sono gli ambiti della mia crescita
quanto è il mattino, freddo di una perduta notte,
che rimembra ogni sentir nei perpetui silenzi.
Vuoto quanto vuota è l' anima che sorge,
poichè ad essa fu donata la vita, dal tramontare di un era.
Vuoti e spazi creano l'infinito ardere delle mie passioni,
sature di innegabili sospiri,
volti verso altrettanto infiniti orizzonti.
Nulla resta del dolore,
lacrima perduta di un istante vissuto,
colmo del pianto di un pensiero
dal quale sgorga ogni altra emozione,
creata e plagiata dalla stessa forma
di rancore che creò l'anima.
Comprendo ciò che è perduto,
solo nell'istante in cui volgo il viso
verso il tramonto,
affascinato da tanto che fu perso
e che mai sarà ritrovato,
poichè in un istante è finito
ogni mio desiderio di riprendere
il maltolto.
Perduto in un'infinità di perdizioni,
mi acquieto, e dormo.