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Pubblicata il 23/03/2005

L’animo mio di bimba
attraversa la notte della maturità
con mani sempre attaccate l’una all’altra,
si sostengono, si fanno forza,
si abbandonano all’abbraccio
della semplice ed infantile consolazione.

Il cuore mio di bimba
percorre l’ignoranza dell’età adulta
con piedi alati svolazzando il cielo dei sogni.

Gli occhi miei di bimba
riversano nel ventre della notte
l’infante mio splendore,
che smerla e orla di morbido ricamo
le sue aguzze irregolarità.

Le parole mie di bimba
ovunque in lei risuonano e, in cantilena,
un’unica e ripetitiva frase recitano:
“Rischiarami, oh notte, con il sole della speranza,
ricoprimi, oh notte, con i raggi del variopinto sogno,
riparami, oh notte, con l’ombra dell’eterno amore”.

Le paure mie di bimba
ovunque in me si annidano e, in crescendo,
al perverso svago della adulta notte cedono,
ed io in lui smarrisco, in esso impoverisco,
con lui erudisco conoscendo il triste
e macchinoso gioco della razionalità.

(Marilina Frasci)
www.drudylla.com
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