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Pubblicata il 17/03/2005
Voi, riparati nel caldo benessere delle vostre case di sera,
quando parlate negli occhi dei vostri figli
e loro con tali occhi vi parlano,
sapete in essi vedere l’indifferente felicità degli occhi che hanno fame?

Voi, riparati nel caldo benessere delle vostre case di sera,
quando prima di mandare a letto i vostri figli
date a loro le solite carezze,
sulle loro guance sapete vedere la secchezza di quelle sfortunate?

Voi, riparati nel caldo benessere delle vostre case di giorno,
quando giocando coi vostri figli li prendete in braccio,
sapete vedere nei loro corpi nutriti e vitali
i corpi stanchi, senza forza delle piccole anime affamate?

Voi, riparati nel caldo benessere delle vostre case di giorno,
quando cibate i vostri figli ed il cibo essi rifiutano,
sapete vedere i piccoli sfortunati che pane non hanno?

Voi, che state in comode case,
in abbelliti giardini di primavera,
in luoghi di pane e di carne,
voi, che state riparati, puliti
nel guscio pulito della vostra coscienza,
nelle comodità di luoghi senza anima,
sapete vedere un bambino che chiude gli occhi per fame?

E voi che non sapete vedere,
sappiate che vi sono case di paglia
con esseri sofferenti.

E mentre voi vivete tranquilli,
riparati nel caldo benessere delle vostre case di sera,
una madre negra non può cibare suo figlio
e lo ciba con l’amore.
Nelle case di paglia-la sera-
l’umanità dei miseri parla al mondo.
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NOI ..che occhi abbiamo...di fronte ai mali del mondo siamo sempre più ciechi...
razze gialle..bianche..nere...rosse...la sofferenza non ha colore..e ogni bimbo è nostro figlio!
peccato che con le parole non si sfamano e non si riportano in vita migliaia di bimbi che muoiono ogni giorno tra fame e sofferenze!
bravo giù...
fai bene a ricordar..CI queste cose..!
un abbraccio
pirro

il 17/03/2005 alle 08:48

Commovente, coinvolgente e giusta, la tua esortazione a rivoglere l'attenzione a chi soffre, e magari non in occasione delle solite ricorrenze in cui si indossa la maschera del buonismo, per toglierla alla sera...
Un abbraccio
Axel

il 17/03/2005 alle 10:14

noi, piccoli, noi infimi,
se guardassimo negli occhic
con gli occhi dell'Amore
grandi diventeremmo,
come il dono dell'alba
nel fiorire del sole!

grande Giugiù! ti stringo forte, nell'anima!
:-))

il 17/03/2005 alle 11:04

che strana sintonia la giornata di ieri tutta di incontri con incredibili creature ne ho fatto un cenno leggero più sotto i miseri del mondo di casa e non di altri paesi
un abbraccio

il 17/03/2005 alle 11:40

Noi non riusciamo spesso a vederlo, o forse non permettiamo che simili immagini ci balenino nella mente? Abbiamo paura di guardare al di là della cortina, e questo in ogni cosa negativa. Ci rinchiudiamo nel cotone e ci bendiamo gli occhi, guardiamo sempre avanyi senza pensare a quello che c'è intorno. Ci reputiamo mai fortuati? Guardiamo mai la nostra vita pensando: io ho tutto, molti non hanno niente? Non lo so.

il 17/03/2005 alle 14:04

Quello che scrivi ci induce a pensare che troppo spesso ci dimentichiamo di chi è sofferente ed ha bisogno di cure e di cibo. Spesso si è egoisti, senza saperlo. Ci soffermiamo su problematiche che fanno ridere in confronto al problema grave della sopravvivenza, per giunta di bambini innocenti.
Quello che scrivi mi induce a pensare che a volte è bello poterli almeno pensare e farli alloggiare nei nostri cuori, spesso aridi.
Grazie per avermi portato a questa riflessione.
Vorrei poter fare di più, sicuramente.
Ma intanto, quando litigherò per cose banali o darò per scontato quello che metto nel piatto, sicuramente un pensiero in più l'avrò.
Grazie GiùGiù
Un abbraccio fortissimo
MTA

il 19/03/2005 alle 00:02

OGNUNO DI NOI SI RICORDA DI CHI SOFFRE. QUESTO LO PENSO. VEDI MARESA C'E' CHI PENSA DI NON AVERE MAI UN PENSIERO PER GLI ALTRI. INVECE C'E' L'ABBIAMO ECCOME. E SE TU HAI SCRITTO QUELLO CHE HAI SCRITTO E' PERCHE' SO CHE NON HAI UN CUORE ARIDO, MA BENSI' UN FORTE SENSO DELLA SOLIDARIETA'. UN ABBRACCIO FORTISISSMO ANCHE A TE, ANIMA CHE ALTRO NON SEI. GIùGIù

il 19/03/2005 alle 00:50

E' vero. Il mio non è un cuore arido. E' un cuore che "respira". Come il tuo.
Un bacio
MTA

il 19/03/2005 alle 22:31