Ho pensato
Più volte di
Buttare le mie braccia
Al video che illumina
Le mie tarde notti;
Ho pensato
Altre volte di
Buttare la faccia sopra
La tastiera
Nell'improbabile tentativo
Di ricevere
Un qualche conforto;
Ho pianto tante
Di quelle volte che ormai
Il solco ha segnato
Il sangue;
E questo
Battere di tasti
Mentre scrivo
Quasi ritmico
Non è altro che il respiro
Del mio dolore
Che si fa sostanza
E corre scorre inutilmente
Sopra questa plastica opaca
Lasciando unica traccia
Un funereo corteo di
Parole morte.