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Pubblicata il 14/03/2005
Ho pensato
Più volte di
Buttare le mie braccia
Al video che illumina
Le mie tarde notti;
Ho pensato
Altre volte di
Buttare la faccia sopra
La tastiera
Nell'improbabile tentativo
Di ricevere
Un qualche conforto;
Ho pianto tante
Di quelle volte che ormai
Il solco ha segnato
Il sangue;

E questo
Battere di tasti
Mentre scrivo
Quasi ritmico
Non è altro che il respiro
Del mio dolore
Che si fa sostanza
E corre scorre inutilmente
Sopra questa plastica opaca
Lasciando unica traccia
Un funereo corteo di
Parole morte.

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si legge bene che ..la solitudine è brutta,brutta come le scarpe vecchie,piene di polvere,di fango,e pelle screpolata.........forse se vicino a te quando scrivi ci fosse,una persona amica,le parole sarebbero allegre e scherzose.....forse

il 14/03/2005 alle 12:40

Già... forse...

il 15/03/2005 alle 23:26