..ma mi sovviene che qualcosa mi blocca,
mastico la mia stessa mucosa senza pensare
a conseguenze avverse e/o perverse,
e infine mi fermo.
Osservo quel muro e mi esprimo in lode,
verso colui che ogni cosa sa ascoltare.
"Bravo!", esclamo agitando un braccio,
un giro della stanza e casca il mondo.
Tutti a terra ma lui no,
gli tocca crollare,
perchè il sol piacere d'ascoltare,
placa la bramosia del mentire?
Non ho mai sentito muri parlare,
purtroppo, e semplicemente, persone.
Guarda! Il soffitto!
Crepe scorrono sul tronco
privo di sangue e colmo di vita.
E io che son colmo di sangue...
rubatemi questa esistenza!
Farei altre offerte e alzerei la posta,
ma ho detto "lascio" anni fa e ora piango.
E il piatto?
Non ho mai visto una vita su un piatto,
natura morta pervade lo sguardo
e si fionda in gola, strozzando il respiro.
La conseguenza e null'altro.
Vomito vomito vomito.
Di anime che mi assillano.
Cantano cantano cantano.
Per questo non si addormentano.
Fremito fremito fremito.
La mia indecisione continua.
Il fiato sul collo mi angoscia.
La pioggia la fuori che cade,
il mio sol riflesso allo specchio.
Sono io in una pozza.
Ma non è mio, il sangue. Purtroppo.