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Pubblicata il 13/03/2002
L'ULTIMA SUOLA
Sole caldo su la testa vuota
e li occhi chiusi viso stanco
passi duri passi pesanti
polmoni ansanti coglioni infranti
vita di merda vita noiosa
perchè a vent'anni viverti non riesco
lo vuoi tu vita stessa
che mi fai scrivere tu stessa
che m'illudi tu stessa
troia
ti vendi al sorriso bianco
e compri il mio contento
schiacciandomi a tal punto
d'esser brutto sporco e stronzo
no! mai così ti finirò
vita mia io ti prometto
soccomberai un giorno
sotto le suole mie più belle
anch'a costo d'aver sol quelle
troia


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Risposta per Luigi

La spiegazione di questa è che a vent'anni quando ero in piena crisi esistenziale mi sentivo veramente a terra e quello che mi buttava giù era che nonostante amassi la vita mi rendevo conto che la vita stessa era per me la delusione maggiore , la vita che mi faceva scrivere le rime che mi faceva illudere con momenti di gioia con attimi di euforia che , una volta svaniti , mi buttavano giù , talmente giù che non avevo più voglia di lavarmi di vestirmi , di curarmi e nemmeno di curare i rapporti con amici.

Ok , sono riuscito a spiegarla?

Alla prossima Luigi.

il 14/03/2002 alle 15:03

......continuazione del primo.....

di lavarmi di vestirmi , di curarmi e nemmeno di curare i rapporti con gli amici.
E dopo essermi buttato in questa situazione degenerante mi ripromettevo che non mi sarei fatto buttare giù in questo modo , con questa facilità promettendo a me stesso e quindi alla mia vita che l'avrei vinta io , l'avrei fatta soccombere io sotto le mie suole , anche a costo di avere solo quelle cioè mi ripromettevo di non farmi buttare giù ma anzi di essere io a schicciare la delusione che provavo identificandola con la vita.


Ok , sono riuscito a spiegarla?

Alla prossima Luigi.

il 14/03/2002 alle 15:07