PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 09/03/2005
Io sono un bastardo,
tirato fuori da un orfanotrofio,
una vita sciagurata,
fredde sono le pareti del carcere,
negli anni seguenti
ho passato tanto tempo in fila
davanti alla caritas,
ora va meglio, di lusso.
La domenica a porta portese
faccio il gioco delle tre carte,
si guadagna poco
ci casca qualche fesso,
il resto della settimana
mi sono specializzato in borseggio,
lì, guadagno bene,
se mi dice bene tiro fuori
sette mila euro al mese.
Domando scusa alle signore
scippate,
vi giuro sul paradiso
mai più tornerò da voi
per una seconda volta,
purtroppo rubare mi serve,
che male c’è se faccio
anch’io un po’ di soldi,
rifarmi degli anni bui,
vestirmi elegante,
pagare un attico appena comprato
in mezzo alla città,
nel mio garage
una Porsche carrera 4 cabrio
acquistata in leasing,
non è colpa mia se Dio
mi ha fatto nascere povero.
Ho molto da fare oggi,
cammino nei centri affollati
con occhio da falco,
e se puoi, bella signora
non accostarti troppo
alle mie mani leggere
e perdonami
se il mio cuore non batte per te
ma per il tuo portafoglio.
  • Attualmente 5/5 meriti.
5,0/5 meriti (1 voti)

troppo comodo citare l'orfanatrofio
per alienarsi simpatie
mascherando la truffa....

ma io non credo sia vero
quello che scrivi più sopra.

ciao
pat.

il 09/03/2005 alle 11:54

Chiedi scusa, ma non sei pentito...e lo rifaresti...perchè le mani ancora leggere
si possono accostare....

Troppo facile è chieder perdono, troppo semplice incolpare il destino che ti ha fatto nascere povero...

Uno scippo, un furto è sempre qualcosa che ti fa male, che va oltre alla perdita del denaro in se, lascia ferite dentro.
Un'esperienza indimenticabile.

Angela

il 09/03/2005 alle 19:23

grande!
magnifica provocazione!!!
ave a te poeta!

un inchino a quest'anima maledetta
l'alchimista mancino

il 10/03/2005 alle 19:07