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Pubblicata il 08/03/2005

Nessuno ti chiese il permesso

di sollevare polvere dal tuo deserto

ove il cammello incedeva col passo pacifico

e brucava il sacro silenzio

né che i profili dei tramonti venissero oscurati

da mano gigantesca e sconosciuta.


Io non so

quante mimose crescono ancora

tra sogni abbattuti e rocce di dolori

ma possa a mia insieme alla tua sbocciare

per una donna che chiameremo Pace.



OLIMPIA


(8 marzo 2005)




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troppo spesso la mimosa è una pianta sotterrata sotto le bombe per la ...Pace...e i primi ad esserne vittime sono i rami più deboli: donne e bambine...
soprattutto di quel mondo sfruttato che noi vogliamo a tutti i costi.."proteggere"!
brava una dolce e sentita poesia d'amore verso le donne!
un abbraccio pirro

il 08/03/2005 alle 17:28

grazie Pirro per la tua attenta lettura.

Un caro saluto

Olimpia

il 15/03/2005 alle 17:31

..Anche se in ritardo..solo ora trovo la tua poesia....molto bella,anche le immagini che trasparono nei versi,lo sappiamo..che molte mimose crescono tra sogni abbattuti e rocce di dolori...ma, poi si riscatta sempre perchè L'universo donna è affascinante1...intrigante...affascinante!..
sempre donna...
Salutoni e porta mi un bacione a Roma...(io sono di Salerno). Bay Dory

il 24/03/2005 alle 12:01