PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 28/02/2005
Nessuna delle stelle
che io guardavo
brillava in modo tale
da farmi attraversare
su aureole volanti
il cielo che decanto
come riflesso ardente
di arrivi e di partenze
di anime vaganti.
Nessuno dei miei cieli
mi ha mai raccontato
di quanto fosse vano
attraversare il cuore
lungo pensieri afflitti
da anonimi delitti
recando tra le mani
i passaporto aperti
per l'ultimo viaggio.
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si un canto profondo accompagnato da una delicata rima...mi piace complimenti poeta della vita.
ciao freccia

il 28/02/2005 alle 19:02

molto triste, quasi sconfitta e rassegnata questa poesia...ma molto bella.

il 28/02/2005 alle 20:25

E' UNA BELLA POESIA CHE INIZIA CON BEL CANTO E POI, SI CHIUDE IN PESSIMISMO. CHE COS'è COSMICO O LEOPARDIANO. COMUNQUE GIOCHI SEPPURE NON IN MODO PRONUNCIATO CON LE RIME. SERAFICO

il 28/02/2005 alle 22:59

che cos'è questa tristezza, amico mio?
:-)

il 01/03/2005 alle 18:06