Una lampada fioca
non svela mistero
per le ombre lì attorno
a trattener il respiro
tu, regina, padrona
di tutti i miei sensi
sopra me avviluppata
lasci posar come veli
i lunghi capelli
e la tua pelle
che imitar sa la luna
è una veste di seta
in quest'alba lontana
Poi il vento che sale
al cantar dei sospiri
e il ventre ora danzi
seguendo movenze
dei riti tribali
le ombre smarrite
sul fermare del tempo
icerte si muovono
come solo sgomento
Una stella lassù
s'incendia di luce
nel suo folle cadere
mentre strette
le mani
e labbra infuocate
han sapore di miele
Poi tempesta s'acquieta
placate ormai
le onde d'un mare
solo il respiro
conserva di fuoco
l'intenso calore
una mano si muove
va leggera sul viso
come fiocco di neve
è una carezza
di pelle di luna
e nel silenzio
un fremito
fa quasi rumore.