PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 26/02/2005
Nella stanza
i pensieri si aggrappano
agli oggetti
come a non voler essere
di troppo
raschiano
scivolano
su impolveriti vetri
di quadri
per fuggire in paesaggi
su tele disegnate
da pittori morti
ai confini
del lunario
e il freddo gelido deride
imbalsamato
un misero scaldino
ultima favilla tremante
del cuore incastrato
nel duro silenzio

La noia che referivo
è infestata di ricordi
e la notte sudicia
lenta, balorda
scuoia con goduria
un'altro brandello di vita
a cottimo su una ruga

Nessun amore
in questa gelida sera
osa introdursi
nel cappio secco
a fine corsa
della mia anima muta
  • Attualmente 5/5 meriti.
5,0/5 meriti (1 voti)

Non mi piace per niente

il 26/02/2005 alle 14:33

luck che cazzo parli tu sei zero come poeta..lustrami le scarpe

il 26/02/2005 alle 21:28