PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 25/02/2005


Mi guarda implorante
con suoi occhioni
colore del cielo in conflitto,
il bianco pelo macchiato
e la schiena
spezzata
da chi come il vento
incurante
passa su asfalti
dove manca il tempo
per pensare
un solo
momento

miagola piano
il capo appoggiato
alla mano
lacrime parlano
di solo dolore,
chiedono aiuto

a morire

Dei del cielo
Vi ricordate
l'esserino smarrito
un giorno
ai miei piedi
morente di fame ?
E le ore
passate
a nutrire ?
Le ore
passate
nelle mie braccia
a dormire ?

Lo sentite
il conflitto che ho dentro ?
Il dolore
che lacera il cuore ?
La mano
che armare non so
per colpire
chi diede amore ?

Sempre più flebile
nella mia mano
il miagolìo
che scioglie
il cuore più duro.

Lento il tempo
troppo lento trascorre,
mentre sfugge una lacrima
cadendo sul pelo
dal colore
d'un mondo
di neve saziato.


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molto dolce e tenera..devo dire che non adoro i gatti in realtà, ma quando ci sitrova in queste situazioni, come potrei non sentirmi dispiaciuta?? è successo anche a me tra l'altro, quindi..bacio,
strange

il 25/02/2005 alle 11:32

E' grande l'affetto, che si puo' provare per un gatto e immagino come ci si possa sentire nella tua situazione. Che dice il veterinario? Non si puo' proprio fare niente per aiutarlo?


una grande amica dei gatti,

S.

il 25/02/2005 alle 13:43

Cara Sabrina, come dico verso la fine del testo, "miagola sempre più piano" , stava morendo. E' da molto che è successo, era una femmina vissuta con me ben nove anni.
Ci voleva un pò di coraggio e dargli un bel colpo in testa e non farlo soffrire, ma non ho avuto questo coraggio e l'agonia è durata ore.

Un bacio e ben risentita

L.

il 25/02/2005 alle 13:52

Io abito su una strada di veloce percorrenza, dove i gatti vengono abbandonati, e si stabiliscono da me.
Ma prima o poi quasi tutti cadono su quella strada

grazie

L.

il 25/02/2005 alle 13:57

Quanto la sento mia questa poesia.
Io adoro i gatti, posso dire che non posso neanche immaginare una casa senza questo animale. Lo coccolo e lo vizio proprio come un bambino....

Anni fa ho trovato anch'io un gatto abbandonato, e solo quando l ho preso in famiglia, ho saputo chi era il padrone. Era stato abbandonato solo perchè aveva un piccolissimo problema di otite, che ho curato con poche visite dal veterinario. E pensare che era un benestante il suo padrone, ma era tirchio.....Infatti ha aspettato che la figlia fosse andata a scuola per metterlo in mezzo alla strada.
Naturalmente è rimasto con me, per quasi 12anni. Era un maschio. E' morto purtroppo soffrendo di aids da gatto. Era un playboy.... Non sono riuscita a fargli la puntura per farlo morire, ma per calmare il suo dolore gli facevo dei flebo.
Ho pianto come se fosse uno di famiglia.
Poi allo stesso modo è arrivato un altro gatto,quello che ho ora. Anche lui abbandonato.

Bellissima poesia, che nasce dall'amore per questi animali.

Angela

il 25/02/2005 alle 15:52

Io abito in campagna, su una collina e gli animali sono liberi, non hanno vincoli. Quando ero piccolo, non avevo compagni maschi con cui giocar nella mia zona, due bambine ( sarà per questo che adoro le donne ?) un cane piccolo ( vero mio compagno di giochi e tanti gatti.
Ho dedicato tante poesie a miei amici di sempre, non li ho chiamati mai i MIEI animali, ma i miei amici.

Grazie
L.

il 26/02/2005 alle 00:19