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Pubblicata il 21/02/2005

Soffici e vellutati
i batuffoli volano
ed ovunque imbiancano.
Dolci la pelle inumidiscono,
morbida la loro carezza.
Ricordi d’un passaggio a Venezia,
che del suo bianco dipinta
sol d’una bimba in piazza
mostrava le incise scarpette
mentre due zucche
dell’ arancio il colore
a casa portava.
Suoni ovattati girano
con risonanze anomale
come le faville che ovunque
il tenue vento guida
in distese di spazi che
ovunque incorniciate or sono,
mentre passeri ed uccelli
colorano in traiettorie
strane quanto li circonda.
Sol i gabbiani in
ciò si mimetizzano
nelle traiettorie geometriche
mentre di lor’ sol’ resta lo
stridio che marca le
strade argentee d’acqua
or e un tutt’uno
da lana bianca coperto
senza distinzione
alcuna ove mi perdo
nei lontani spazzi
come gabbiano sull’etere
etereo e smarrito sul soffice kasmir
di bianco colorito._

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molto dolce
:-)

il 22/02/2005 alle 10:46

ledona bella, grazie, floppo@fastwebnet.it ; mi trovi anche in www.scrivi.com ti aspetto e sono sempre floppo. bacio flavio.

il 22/02/2005 alle 14:43