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Pubblicata il 19/02/2005
Pietre con rosse ferite
vacillano nel vuoto
lasciandosi dal vento lenire,
colorano di sangue il tramonto
piangendo della storia lo scempio
inferto con artigli di piombo.

Imitando il volo del condor,
sospeso sull’arcobaleno,
han spento per sempre il canto,
soffocandolo in quelle gole,
percorse da un pianto eterno
stillato da papaveri innocenti.

Saby 2005
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le testimonianze del tempo sono molte ,le parti della natura sono indelebili...se potessero parlare farebbero abbrividire molti cuori...un bel canto complimenti....freccia

il 20/02/2005 alle 09:28

Loro sapevano vivere in simbiosi con la natura. Un abbraccio e un grazie
Cesare

il 21/02/2005 alle 12:59

Di condor ne volano ancora e lascio scritte con gli artigli sui libri della storia.
Un ciaoooo super
Cesare

il 21/02/2005 alle 13:01