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Pubblicata il 17/02/2005
Il suono di quel "va piano"
era troppo basso, troppo delicato
per tuonare nel tuo casco
ormai frantumato

la tua moto divisa a metà
come il tuo corpo
sviscerato sull'asfalto

avvoltoi di uomini
si gettavano
a vedere il disastro della carne
in roghi di sangue

muto il palo omicida
si poneva
tra gambe e busto
e ascoltava singhiozzante
i pianti dell'anima tua
ululante la vita
strappatata da un giorno
che fine non potrà mai avere
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Cinque, sentite stelle, per una lirica vera e bella, dove una stringata versualità ne acuisce la giusta, voluta, cruda tragicità.
Se posso permettermi, Bravo!

il 18/02/2005 alle 08:51

grazie

era giusto ricordare quella vita troppo presto strappata via

il 18/02/2005 alle 18:52

grazie era doveroso ricordare questo dramma

ciao

il 21/02/2005 alle 10:58