PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 15/02/2005
Correvano veloci
Cercavano con gioia
La mente prestava gioco
Al desiderio
Senza che nessuno lo sapesse.
Mille scrigni,
vuoti di coperchi
senza che lei lo sapesse,
forse perché
l'amore non ripeteva
che frasi sciocche e senza senso,
forse perché
a spiegare certe cose
c'è bisogno di un coperchio.
E i sogni
su panchine
con luna a neon
vecchi gusci per parlare
e falene intorno
a volare.
Ma insistentemente
giungeva il grido
del potrebbe essere
l'urlo e l'infrangersi.
Ho visto scogliere
alte tre centimetri
e onde
a gocce di caffè
quasi amaro,
ho visto gabbiani
in cerca di luce
e aquile cieche
in cerca di gabbiani.
C'era una calma
di alberi bassi,
pioggia di stelle,
invisibili come l'amore
che non c'è.
Cerchio di luce
presa irregolare
buio intorno
gente che parla
una stanza vuota
con cielo e terra
mezzo e mezzo
senza coperchio
come uno scrigno
di cristallo
posacicche pieno
di cuori fumanti
troppe cicche per terra
troppe poche le stelle
troppo neon
troppe parole
troppo come a dire
qualcosa che
ti riempie la gola
più del possibile
palloni scoppiati
di troppa aria
persone scoppiate
di troppa solitudine
troppi morti
per le sigarette battute,
overdose di stupidi.
Chi non parla non è,
chi parla lo è troppo,
a parlare medi
nessuno ci crede,
a parlare da soli
si è sempre un po' tristi
per quello che si perde
e per quello
che non si ha.
Ho smarrito la strada
insieme ad un amore
sfilato
insieme ad una lista
insieme alle mie poesie
ma la sera
il neon
batte sempre.
Ho vissuto a saltapicchio
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