Molto bella, profonda, specialmente l'ultima strofa, vibra in modo particolare...
Un abbraccio
Axel
A volte, purtroppo, la resa non è tanto " fisica ", quanto piuttosto psicologica: è quando non riusciamo più ad essere coerenti alle nostre idee. Una situazione drammatica, di grande angoscia interiore che tu esprimi benissimo con questi versi di grande significato.
Un bacio.
Michele
attendo le tue poesie come la spiaggia attende il mare...
ma tu non disperare, non arrenderti..noi ti crediamo...
...Ma come fai a dimorare dentro delle pareti vuote?
...già la tua anima universale...
un bacio pirro
mi piace complicarti la vita...almeno ti do da pensare...
hahhahah
ciao pirro
Cara nataraya......e non si ha più voglia di niente ...vuoto è il corpo e vuota è la mente..
e mentre abulico lo sguardo si posa su ogni cosa..
l'anima scivola in un pozzo nero e...si riposa.
Poi si torna in superfice...
si torna a guardare l'alba ,si torna a rimirare un bel tramonto , si torna a volare a sperare e in un attimo dimentichi il tuo malore ... che sia così anche per te.
Un ffettuoso saluto ....GABRIELA.
eh nat nat...qui andiamo sul ..profondo.
Rasentiamo l'abisso.(letterario e filosofico)
Hai fatto l'elogio d'una stanza vuota,come il divino Mallarmè.
D'altra parte la tua superba sensualità,doveva avere un contraltare spirituale,che appartiene sommamente e paradossalmente solo agli" epicurei "come noi.
La chiusa.DIVINA.
abbraccio