PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 14/02/2005
Cosa è che ci spinge
A vivere
Con la morte dentro e…
Che ci costringe
A morire
Bramando
Un altro soffio
Di vita

L’umana natura
È quanto di più perverso
Esista di insostenibile
Tragicità

Non so quale Dio
Possa aver concepito
Un simile supplizio

Né come l’uomo
Possa aver concepito
Un Dio capace di impartire
Tale supplizio

Steso sul prato verde
Che culla i miei pensieri
Guardo correre le nuvole
Nel blù

Ce ne’ una che sembra
Un pellicano
Ed un’altra che pare
Una mitica fenice

Ma sono solo nuvole
Più in là seminascosta
Dall’azzurro
Una tenue falce di luna
Apre la porta all’infinito
Solo lei è vera
Così come è vero l’infinito

Cosa cambia nello stare sopra
O sotto… il prato?
  • Attualmente 4/5 meriti.
4,0/5 meriti (2 voti)

In effetti cambia moltissimo, osservare i petali dei fiori dalla parte del cielo che da quella delle radici, caro amico! (lieto di ritrovarti!)
Profonda, con tracce di quel dubbio che tutti assilla, ma che poi, fortunatamente, si supera nell'atto della meraviglia incomparabile che questa vita offre ad uno sguardo attento.
Un abbraccio
Axel

il 15/02/2005 alle 17:01