Paglia
Dalla finestra aperta
suoni attutiti entrano;
lontani i rintocchi del tempo
riecheggiano frantumati
dai motori, che caldi,
scavano l’aria;
Si preparano ad evacuare
la città che continua, insonne ,
la sua routine mentre locali
chiudono altri
scaldano gli amplificatori.
C’è molto freddo intorno
ed il mio cuore
non scalda ghiaccio.
Il computer dell’auto,
con voce soave, mi ricorda
che serve rifornimento;
vicino il garage
avverte sei in porto,
ma le acque oscure, or rotte,
replicano la terra
che tolta è stata loro.
Dorme il passero arruffato
e presto gli farò compagnia;
Accanto, sull’albero incantato
nel nido di paglia rinsecchita. _