Ho lasciato la mia terra
senza avere una porta per il passato,
vivo in costante guerra
tra le visuali presentate da ogni lato.

Vagabondo senza meta
inconscio profeta,
passo
da solida creazione
a scettica distruzione
chiedo solo breve alloggio in un cuore
io, che sono un sincero impostore.

Chiedo di potermi lavare
del fango che ho accumulato
nel mio vuoto pellegrinare
in vie dove c'è uno steccato
davanti ad ogni casa
di caldi aromi pervasa.

Non mi lamento della via scelta,
ma cerco solo riposo da giochi di specchi
per una mostra di mente svelta
dove chi vive senza un dio ha pasti vecchi.

Allora io vado a bussare
vediamo se mi fa entrare.